Particolare interesse ha suscitato la notizia che la Sicilia venerdì scorso risultava essere la prima regione italiana per percentuale di dosi somministrate rispetto alle disponibili, 86% contro una media nazionale del 82,2%.
Ovvio che da Siciliano mi faccia piacere per una volta non essere in fondo ad una qualunque classifica, ma purtroppo non siamo in testa alla classifica più importante, quella sugli anziani, perché non tutte le vaccinazioni sono uguali.
A questo punto è necessaria una premessa: l’obiettivo primario non è vaccinare a casaccio per raggiungere “l’immunità di gregge”, ma vaccinare i soggetti a rischio per diminuire il numero di decessi. Proprio come funziona da anni la campagna antinfluenzale in cui non si vaccina tutta la popolazione, ma i soggetti più a rischio.
Vaccinare gli anziani è la parte più difficile, vanno portati negli hub oppure vaccinati a domicilio e nelle RSA, hanno bisogno di assistenza, spesso non sono autosufficienti. Se l’obiettivo è fare “numeri” per risalire in classifica guarda caso nel giorno in cui il Generale Figliuolo viene in Sicilia non ci vuole molto, basta vaccinare un po’ di forze armate e professori in buona salute, è un attimo.
Se invece la priorità è salvare vite vanno vaccinati prima gli anziani, ed allora come è messa la Sicilia in questa categoria? In Italia la media delle vaccinazioni in prima dose delle persone con più di 90 anni è al 55,9%, il top è l’Emilia Romagna con il 75,8%, la Sicilia al 37,2%, ciascuno tragga le proprie conclusioni.
La mia conclusione è che per il bene dei nostri anziani dobbiamo darci una smossa e mettere in campo l’organizzazione necessaria. A vaccinare negli stabilimenti balneari, tra un Calippo ed un Fragolone, eventualmente ci penseremo in estate.
Dr. Rino Candia Chimico-Fisico
Fonte Dati: Dashboard Nazionale Vaccini