Immagina un salumiere che 1° dicembre ordini 100 prosciutti, il contratto prevede: “Consegna entro il 30 marzo, a gennaio inizi ricevendone un po’ meno e poi man mano aumentano, comunque entro il 30 marzo li ricevi tutti”. Cosa penseresti se il salumiere a fine gennaio iniziasse a lamentarsi di non aver ancora ricevuto i 100 prosciutti? Se pensi che il salumiere sarebbe un deficiente hai appena espresso il tuo giudizio sulla qualità dell’informazione italiana.
Non c’è trasmissione televisiva in cui non ci si stracci le vesti perché non abbiamo abbastanza vaccini, politici che “sollecitano”, opinionisti che “auspicano”, conduttori preoccupati, chi vuole fare causa, chi vuole mettersi a fabbricare vaccini come fossero caramelle, insomma per ora è il dramma nazionale.
Peccato che non è assolutamente vero, basterebbe un minimo di informazione che avesse voglia di fare il proprio mestiere e due conti semplicissimi. Il primo dato è abbastanza chiaro, abbiamo oltre 1.000.000 di vaccini ancora in ghiacciaia, prima di lamentarci pensiamo ad usarli.
Ora aggiungiamo che non c’è praticamente nessun ritardo nelle consegne (forse un 5%), abbiamo ricevuto tutte le dosi che ci spettavano anzi, in base ai termini contrattuali ne avremmo potuti ricevere anche meno. Sappiamo da mesi che nel primo trimestre all’Italia sarebbero spettate 13.303.000* dosi, ma il primo trimestre termina il 30 marzo, quindi soltanto dal 1° aprile potremo eventualmente lamentarci, se mancherà qualcosa. Invece è da gennaio che appena ritardano un attimo tutti a fare un bordello; comunque ne hanno già consegnate 4.692.710**, considerando che il grosso è previsto a marzo siamo assolutamente il linea .
Ieri a momenti nei Tg si mettevano a piangere per una consegna di 60.000 dosi Astrazeneca rinviata di qualche giorno, 60.000, cioè nulla. Ma a chi fa comodo questa vulgata? A tanti, a giornalisti per fare titoloni senza sforzo, ai conduttori per avere facili e “drammatici” argomenti di dibattito e soprattutto ai politici, in particolare i governatori che possono mettere le mani avanti sin da ora su eventuali inefficienze, dando la colpa alle case farmaceutiche. Già molte regioni si sono incartate nella vaccinazione degli over ’80, non vorrei che appena i vaccini inizieranno ad arrivare sul serio incominciassero a dire: “C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! La Pfizer! La Moderna! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!”
Dr. Rino Candia, Chimico Statistico
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*Stima Governo Italiano, al netto dosi aggiuntive Pfizer
** Dashboard Nazionale Vaccini 21-02-21 ore 19.00